Il SEMINARIO di CALVI Home page
Diocesi
di "Teano-Calvi"-Comune di Calvi Risorta
Cattedrale romanica
(sec. XI)
Parrocchia
di "S. Casto nella Cattedrale"
intitolata a
"Maria Vergine Assunta in Cielo"
"Chiesa madre
nella Città di Calvi"
Patrono "San
Casto Vescovo e Martire"
Il SEMINARIO di CALVI
(Prima del restauro)
A Mons. FILIPPO
POSITANO (1720-1732) si devono anche l'acquisto e l'adattamento a Seminario di un antico
stabile sulla Via Casilina, a destra in direzione Nord, all'ingresso dell'ampio stradone
che porta alla Cattedrale romanica di Calvi; l'istituzione, ancora a Pignataro, di un
provvidenziale Monte Frumentario per la distribuzione gratuita di sementi ai contadini
bisognosi ed, infine, la fondazione del Convento di S. Croce (detto comunemente di S.
Pasquale), da lui stesso affidato alla cura dei benemeriti Padri Francescani alcantarini.
Il suo successore,
Mons. GENNARO MARIA DANZA (1732 - 1741), Pastore di grande pietà, fece ornare, tra
l'altro, di marmi pregiati, lartistico e monumentale altare maggiore della
Cattedrale di Calvi.
Successore di Mons.
Fraggiani fu il Vescovo GIUSEPPE MARIA CAPECE ZURLO, eletto poi Cardinale - Arcivescovo di
Napoli, dopo ben 26 anni di fecondo Episcopato nella Diocesi di Calvi .
IL CARDINALE
GIUSEPPE MARIA CAPECE ZURLO, VESCOVO DI CALVI
Mons. Giuseppe Maria
Capece Zurlo (1756 - 1782), divenuto poi Arcivescovo - Cardinale di Napoli, fu il
penultimo Vescovo di Calvi prima dell'unione.
Nato a Napoli il 3
gennaio 1710 dalla nobilissima famiglia dei Principi Zurlo, a 12 anni fu affidato alla
cura dei Padri Teatini. In seguito, conosciuto l'acume della sua intelligenza, fu mandato
a Roma per lo studio della Filosofia e Teologia. Ordinato cola sacerdote, fece ritorno a
Napoli ove, per 9 anni, insegno Filosofia agli allievi Teatini nella Casa dei SS.
Apostoli. Ben sei di tali suoi alunni furono poi consacrati Vescovi: tra essi Mons. Sisto,
Vescovo di Sora, e Mons. Lopez, vescovo di Nola. Il Cardinale Giuseppe Spinelli, all'epoca
Arcivescovo di Napoli, cui lo Zurlo era molto caro, avrebbe voluto trattenerlo per sempre
a Napoli, ma i suoi Superiori lo chiamarono di nuovo a Roma per l'insegnamento della
Filosofia. Nel 1756, mentre i suoi confratelli, riuniti in assemblea, erano per eleggerlo
Procuratore Generale, Papa Benedetto IV, che ne aveva conosciuto da vicino la pietà e la
dottrina, lo nomino Vescovo di Calvi: aveva appena 45 anni. Mente superiore, spirito
dinamico, una volta in Diocesi, diede subito mano ad una mole di opere cosi vasta che non
si sa più che ammirare, se la genialità o la tenacia generosa, spinta fino alla
prodigalità. Sua cura precipua furono il Seminario e la Cattedrale romanica di Calvi.
Dopo aver accresciuto il Seminario di nuove fabbriche, lo fece cosi mirabilmente rifiorire
nella scienza e nella pietà che, stando alle cronache del tempo, "il Seminario di
Calvi poteva ben dirsi l'albergo delle Scienze e delle Muse". Vi chiamo, per
l'insegnamento della Filosofia e Teologia, il chiarissimo professore Rancone, alunno del
celebre Nicola Pergola, Primario di Filosofia nellUniversità di Napoli e, per
l'insegnamento del Greco, il Primario stesso di tale lingua nella medesima Università, il
non meno celebre Gennaro Sisti. Dettò leggi cosi savie per il buon andamento del Pio
Istituto che, dopo la sua elezione a Cardinale - Arcivescovo di Napoli, date alle stampe,
per istanza dei Vescovi del Napolitano, furono poi adottate in tutti i Seminari
dell'Italia Meridionale.
Questo seminario eretto dalle
fondamenta da Filippo Positano, Vescovo di Calvi e asperso con acqua lustrale ed
inaugurato da Benedetto XIII, pontefice massimo il dì 16 maggio, al suo ritorno da
Benevento a Roma, e chiamato perciò apostolico incrementato da benefici dei sacerdoti ed
insignito di un altare privilegiato in perpetuo. Una volta alla settimana il medesimo
Filippo lo provvide di annue rendite e pago nei suoi voti compì a perfezione i suoi
doveri. Il Capitolo di Calvi ha così insigne presule e tanto ricco di meriti per gli
innumerevoli benefici verso la chiesa questo monumento pose.Anno dell'Era Cristiana 1727.